“Memòria e Identidade”
Oltre al realismo, è la particolare sfumatura realizzata sul contorno delle opere, che conferisce loro un aspetto quasi onirico, come dei flash, dei varchi sul velo del passato, della storia comunitaria.
Associazione culturale “Sòciu po su jocu de sa murra”
Progetto artistico che segue 3 regole principali:
Riproduzione senza interpretazione e nel modo più fedele possibile
Rappresentazioni artistiche nei soli colori del bianco e del nero
Foto legate alla storia e alla cultura della comunità
Foto di valore storico ed etnografico con i capolavori fotografici del 1934 dal linguista e fotografo friulano Ugo Pellis.
Altri scatti straordinari sono: uno, del noto etnomusicologo romano Giorgio Nataletti e due del pioniere della speleologia nel Supramonte: il bolognese Luigi Donini. Un ulteriore murale è tratto da una foto di Carlo Monaco, altro pioniere della speleologia in Supramonte.
Altra foto scattata non a Urzulei ma a Nuoro è quella di C. W. Wright pubblicata dal National Geographic Magazine nel 1916. Visto il tema che rappresenta, la morra, l’immagine è stata riprodotta nel contesto della piazza Funtana Bècia, luogo storico dove si disputano il “Campionau sardu de sa Murra” e il “Murramundo” eventi legati alla morra, l’antico gioco del Mediterraneo.
Diverse fotografie, in modo particolare le più antiche, risultano di autore incerto o sconosciuto come quella che ritrae un matrimonio dei primi del ‘900 o, forse, di fine ‘800.
Infine, si cita lo studio fotografico Dallay – Chessa di Sassari, per ora non abbiamo ulteriori dati, per lo scatto forse più interessante e suggestivo che ha permesso la realizzazione del murale.
Uno stile originale e coerente
Oggi si parla spesso del muralismo di Urzulei come di una formula con un suo stile originale e coerente, che ha il pregio di inserirsi in modo elegante e sobrio nel contesto urbano.
Come un album fotografico di famiglia, o meglio, della comunità tutta, Memòria e Identidade è sentito prima di tutto dagli urzuleini, prescinde da un discorso di interesse prettamente turistico.
L’estrarre le foto dai cassetti di famiglia per esporle al pubblico, oggi, ha sempre più un senso: quello di non perdere la propria memoria storica e la propria identità culturale comunitaria.
Ma il vero punto di forza del muralismo di Urzulei sono le sue numerose foto di alto valore storico e etnografico. Tali fotografie, raccontano che qui sono passati molti degli studiosi che nel ‘900 erano in cerca dei più antichi tratti linguistici, antropologici e storici della Sardegna.
Infine, a dare ulteriore prestigio al progetto Memòria e identidade è la firma, su numerose opere, del noto maestro di San Sperate Angelo Pilloni.